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Perchè cambiare aria al tuo ambiente

Impianti

Perchè cambiare aria al tuo ambiente

Perchè è nata la ventilazione meccanica controllata (VMC)?

La Ventilazione Meccanica Controllata è una tecnologia impiantistica nata nel momento in cui si cominciò a costruire abitazioni che consumassero meno energia per essere scaldate. Con l’introduzione di materiali isolanti nelle pareti e l’installazione di serramenti a tenuta stagna, si raggiungeva il considerevole obiettivo della riduzione dei fabbisogni energetici, andando tuttavia a influire negativamente sulla salubrità dell’aria interna. In questo modo, venendo a mancare il ricambio dell’aria all’interno dell’abitazione e la necessaria estrazione degli elementi inquinanti domestici, si creavano problemi di condensa, muffe, ristagno di odori e vapori di cottura. Aprire le finestre di casa per assicurare il ricambio d’aria poteva risultare estremamente scomodo e con inutili sprechi di energia. Si pensò quindi ad un ricambio d’aria “forzato” che fosse sempre in funzione 24 ore su 24 e per tutto l’arco dell’anno e che andasse a sostituire l’apertura manuale delle finestre con una differenza fondamentale: la possibilità di controllare esattamente le portate, limitando al minimo indispensabile il ricambio dell’aria e quindi gli sprechi di energia, impossibile con le aperture manuali delle finestre. Entro il 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a “impatto zero”, di conseguenza non si potrà fare a meno di questa nuova tecnologia.

Come funziona la ventilazione meccanica controllata?

La tecnologia della Ventilazione Meccanica Controllata è basata su un ventilatore a basso assorbimento elettrico e bassa rumorosità che, prelevando l’aria a ciclo continuo dagli ambienti più umidi della casa, quali cucine e bagni, la reimmette nelle altre stanze dell’abitazione. La portata d’aria è modificabile attraverso specifiche bocchette installate e può variare in base alla maggiore o minore umidità relativa interna o alla presenza di persone. L’aria estratta viene reintegrata immettendone altrettanta nelle camere da letto e nei soggiorni. Ciò può avvenire direttamente dall’esterno grazie a recuperatori di calore e attraverso una rete di distribuzione
e bocchette di mandata. In questo modo si recupera parte dell’energia termica dell’aria espulsa cedendola a quella in entrata.

Quali sono i sistemi di ventilazione più utilizzati?

In funzione ad ogni singola esigenza possiamo utilizzare 4 diversi tipi di ventilazione:

Sistema A La ventilazione naturale è innescata dalle infiltrazioni d’aria provenienti dai serramenti oppure dalla semplice apertura di finestre. Quest’aria si sposterà naturalmente dalla parte bassa alla parte alta della casa dove potrà fluire verso l’esterno dell’edificio attuando il cosiddetto “effetto camino”.

Sistema B Questo tipo di impianto è caratterizzato da un sistema di ventilazione meccanica controllata a singolo flusso dove l’aria nuova viene immessa nell’abitazione con l’ausilio di un ventilatore e l’aria viziata è estratta per via naturale verso l’esterno dell’edificio.

Sistema C Il sistema di ventilazione d’estrazione meccanica controllata a singolo flusso è caratterizzato da un estrattore che preleva l’aria dai locali più umidi (cucina e bagno) espellendola verso l’ambiente esterno, mentre l’immissione dell’aria pulita avviene per via naturale attraverso apposite aperture.

Sistema D La ventilazione meccanica controllata a doppio flusso si basa sul concetto fisico dello scambio di calore. In questo caso l’aria viziata estratta dai locali umidi e l’aria prelevata dall’esterno e preventivamente filtrata, vengono convogliate in un’unità di recupero che assicura il preriscaldamento dell’aria di rinnovo evitando la contaminazione dei due flussi

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