Vecchi camini e stufe a legna: stop anche a Varese
Servono il certificato e almeno 3 stelle di qualità per farli funzionare. Le deroghe e le multe
L’immagine del camino che arde e con la legna che scoppietta è romantica, fa molto casa accogliente. E l’effetto caldo si sente. Ma gli impianti a biomassa legnosa sono tra i principali produttori di Pm10, l’inquinante dei mesi freddi. E allora, ecco le norme, emanate o recepite da Regione Lombardia, che limitano l’utilizzo e prevedono multe salate per chi sgarra.
QUESTIONE DI STELLE
Il punto di partenza è un decreto ministeriale del 2017 che definisce appunto quali sono gli impianti a biomassa legnosa (legna e pellet appunto) e indica i requisiti per poterli mettere in funzione. Stufe, camini e caldaie sono contrassegnati da un numero di stelle, da 1 a 5, che fanno riferimento alla quantità emissioni disperse nell’aria. Più sono le stelle, minore è l’inquinamento. Sono indicate sul certificato ambientale dell’impianto.
Per essere in regola, l’impianto deve avere almeno 3 stelle se già installato. Nel caso in cui sia però l’unica forma di riscaldamento, vale fino al prossimo anno la deroga.
CERTIFICATO OBBLIGATORIO E DEROGHE
Il certificato ambientale obbligatorio è presente in quasi tutti gli impianti installati negli ultimi 10 anni. Quelli più datati potrebbero non averlo. E allora che fare? Per poter accendere stufe e camini in questo caso occorre essere nelle condizioni previste dalle deroghe. Eccole, senza certificato e con impianto sotto le tre stelle: impianto con un alto rendimento energetico (almeno 75% se alimentato a legna, 85% se alimentato a pellet, come da scheda tecnica dell’apparecchio); impianto che costituisce l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione; piccolo impianto (fino a 10 kW) utilizzato saltuariamente per scopi ricreativi; impianto storico collocato in edifici soggetti a tutela; stufa ad accumulo progettata ed assemblata in opera ovvero integrata con l’edificio (ad esempio le vecchie stufe in maiolica).
Gli impianti di nuova installazione devono avere almeno 4 stelle.
MULTE FINO A 5.000 EURO
Capitolo sanzioni: i controlli sono affidati a Province e Comuni. In caso di inosservanza delle norme, multe da 500 a 5.000 euro. Verrebbe da dire… legnate.